Aspettando il Raduno Nazionale

Eccolo, lo vedo in lontananza scendere a rotta di collo giù per la collina, mi viene incontro inconsapevole, in quella sua baldanza, di quel suo aspetto fiero ed elegante. Lo osservo, raccolto in quella sua giovanile irruenza, bello come il sole,
splendida e nobile creatura, con quel suo lucido mantello baio. Rallenta ora la corsa, quasi ad inchiodare e si ferma davanti alla staccionata, a pochi passi da me, poi nitrisce e si avvicina. Ora mi saluta, io gli rispondo, ci guardiamo negli occhi, uno sguardo intenso e di intesa al tempo stesso, quasi un tacito accordo, fatto di rispetto e di un profondo volersi bene.
“Caro Snapper - gli sussurro - tra una settimana saremo a Gaggio Montano, parteciperemo al nostro primo raduno nazionale di Natura a Cavallo, non vogliamo fare brutta figura, vero?… Pensa, conoscerai tanti altri cavalli, trotterai e galopperai insieme a loro per i sentieri degli Appennini, sfilerai per le contrade cittadine, farai amicizia e forse anche qualche scaramuccia, ma nulla di serio, spero!!!”
“Mi raccomando, amico, comportiamoci bene altrimenti il nostro gruppo di Torino il prossimo anno non ci vorrà più. Sai per noi é tutto nuovo, siamo gli ultimi arrivati ed, ahimè, anche i più inesperti, quindi, ancora una volta ti dico, non facciamo brutta figura!”
Snapper mi fissa con i suoi grandi occhi scuri, non ha molto ben capito, ma pur di rincuorarmi annuisce scuotendo più volte la testa dall’alto verso il basso poi, subito dopo, mi volta la schiena ed in un impeto di contentezza sgroppa e si allontana.
Io non so cosa pensare.
Che ci aspetta?
L’ansia mi attanaglia, trattengo l’emozione e disperdo lo sguardo al di là dai prati, oltre la collina e, come ad incoraggiarmi, in silenzio ripeto a me stessa: “Stai serena! Tra un paio di settimane sarà già nostalgia, già, … solo più un ricordo, un piacevole ed indimenticabile ricordo”.


Sara
Aprile 2010